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Babebibo... Blu!

Colori e suoni delle parole

Dai 4 anni

Anno 2014

CREDITI
Testo e regia: Renata Coluccini
In scena: Benedetta Brambilla
Illustrazioni: Rossana Maggi
Animazione video: Federico Milan
Musiche originali: Andrea Mormina
Disegno luci: Marco Zennaro
Direttore di produzione: Franco Spadavecchia

DESCRIZIONE
«Un tempo anch’io ero piccola, piccola come voi. Me ne stavo chiusa nella mia stanza e giocavo con le mie parole; le parole erano immagini, fantasie che riempivano la mia stanza, si disegnavano sulle pareti …»

Le parole sono i sassi che ci fanno percorrere strade, sono chiavi che aprono porte, sono il respiro dei sogni, sono disegni nell’aria … ma prima di essere parole sono suoni. La storia è quella di una bambina che non si sente ancora pronta ad affrontare il mondo. Nella sua solitudine gioca con suoni e parole in associazione libera e attraverso questi giochi scopre e riconosce, nominandole, alcune emozioni di cui fa tesoro. Solo allora sarà pronta ad affrontare il mondo, ad uscire dalla sua stanza. “Ogni giorno posso cambiare le mie parole, scegliere le più importanti. Mi serve una parola per ridere, una per dormire, una per essere felice, una per quando sono triste e un’altra per arrabbiarmi.” Nello spettacolo si compie un viaggio insieme agli spettatori, per scoprire quanto i suoni delle parole importanti siano vitali, come nella musica: procurano sentimenti di piacere e gioia, malinconia e tristezza, esuberanza e vitalità, a seconda di come si combinano fra di loro. Nella creazione delle immagini ci siamo ispirati a Kandinskij alla sua “Teoria armonica dei colori”, in cui diversi colori vengono associati a vari strumenti musicali; così abbiamo provato ad associare parole dai differenti suoni (duri/morbidi, aggressivi/suadenti …) a emozioni e colori. Abbiamo attraversato con parole e immagini le suggestioni della tristezza, della paura e del coraggio, della forza, della rabbia e infine della felicità.

“Con i bambini, spesso in modo spontaneo, parliamo usando parole che in apparenza non hanno significato, ma che descrivono il mondo attraverso versi e rumori. Come in una matrioska, dentro il suono si nasconde il significato, il nocciolo della parola, che diventa in questo modo facilmente comprensibile anche da chi ha un bagaglio lessicale ancora in costruzione. Le onomatopee danno ritmo, trasmettono emozioni e fanno ridere.” (Mara Pace).

Tematiche: educazione all'immagine, emozioni, crescita

Linguaggi: teatro d'attore e teatro d'immagine

ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE
Francesco D'Agostino 
Cell. +39 329 29 85 890 | Tel. 02 27 00 24 76
Mail commerciale@teatrodelburatto.itfranz.dagostino@teatrodelburatto.it

Codice opera SIAE: 913788A

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