Ultimo round. Storia del pugile sinti Johann ‘Rukelie’ Trollmann
Crest
Teatro Verdi

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Di: Gaetano Colella e Andrea Simonetti
Con: Andrea Simonetti
Regia: Gaetano Colella
Costumi: Mariagiovanna Stallo
Disegno luci: Vito Marra
Tecnico luci: Walter Mirabile/Vito Marra
«Stremato e ridotto pelle e ossa, rialzò il capo e sconfisse il suo aguzzino, […]. La vittoria gli costò la vita.»
Johann Trollmann, pugile tedesco di origini zingare, fu un atleta dalle potenzialità incredibili, paragonato al famosissimo Muhammad Alì, per le movenze leggiadre, molto più simili a quelle di un danzatore. Caratteristiche vincenti ma non apprezzate dall'ambiente nazista che nel 1933 gli tolse il titolo dei pesi medi e iniziò a contrastarne la carriera. In quanto sinti, nel 1942 venne deportato in un campo di lavoro e sfruttato come "sparring partner" negli incontri di pugilato organizzati dalle guardie naziste. Nel '44, stremato e ridotto pelle e ossa, rialzò il capo e sconfisse il suo aguzzino, il Kapò Emil Cornelius. La vittoria gli costò la vita.